“Il mezzo è il messaggio.” (McLuhan)
Sempre più realtà ridiscutono gli strumenti di informazione, il tramite tra loro e gli utenti, il primo trasmettitore del messaggio. Se però le fondazioni - specie quelle di promozione culturale - sostengono un’attività di realizzazione eventi notevole e coordinano gruppi di varie dimensioni per i più svariati scopi, come mai sembrano costituire ancora una porzione minoritaria in questo processo di rinnovamento? Oppure, più correttamente, quali sono i vantaggi che emergono per le Fondazioni nelle grandi potenzialità che offrono questi strumenti? Partiamo da un dato statistico: su 37,67 mln di Italiani che accedono a internet (Gennaio 2016), ben 24 mln sono utenti smartphone (22 mln del 2015, “fonte Wearsocial”): a fronte di questo aumento, bisogna quindi rispondere con soluzioni attente a questo tipo di consumatori, più smart e responsive.fonte Wearsocial
Gli utenti che accedono ad internet tramite dispositivo mobile ammontano al 63%: più della metà dei fruitori devono quindi subire limitazioni nella visualizzazione di un sito non concepito per questi dispositivi? Limitazioni che possono derivare da problemi di natura tecnica, come la velocità connessione e la grandezza di banda disponibile, di cui un sito ha necessariamente bisogno nel momento della navigazione. Senza contare la difficoltà dei browser da sito web a interfacciarsi alle tecnologie del dispositivo con il quale si naviga, non permettendo così un’esperienza interattiva.
Altro dato interessante: il tempo di permanenza dell’utente su sito ammonta a 4 minuti per la navigazione da browser web contro i 13 minuti per l’App da smartphone e 24 minuti da tablet (‘fonte Appsbuilder’). Un valore direttamente proporzionale alla fidelizzazione del cliente. Questi fattori rimodellano di fatto la struttura e le competenze dell’Ufficio Stampa, in modo da potenziare la comunicazione in maniera semplice e diretta, concentrando in un unico strumento tutti i vari canali di informazione. Perché un’App, se ho i miei canali Social? L’odierna comunicazione impone di rispettare tre regole: 1° La tempestività della comunicazione. “Una notizia ha una data di scadenza molto breve.” 2° La diffusione; “Su quanti più canali posso condividere la mia notizia, tante più possibilità ho di visualizzazioni e quindi di feedback.” 3° L’interattività “Interagire con gli utenti, i potenziali prosumer e dunque contributori della mia crescita digitale.” Questi vincoli possono essere affrontati - evitando le limitazioni interne ai social network - grazie allo sviluppo di un’App personalizzata alle proprie esigenze di comunicazione. Opportunamente progettata, grazie alla sua Flessibilità, l’App permette di gestire news, eventi e multimedia, condividerli con semplicità su tutti i canali e, con un aggregatore di notizie, visualizzare tutte le notizie dei social relative alla propria attività.Un unico strumento per gestire tutti i flussi, comodamente, veicolando una maggiore fidelizzazione dei propri sostenitori, aumentare la propria base e con contenuti che non si disperderanno nel web, grazie a un’implementazione fondamentale come le notifiche push, filo diretto di comunicazione tra la Fondazione e i suoi associati/simpatizzanti. Realizzare un’App non solo migliora l’immagine tecnologica aziendale, promuovendone il brand già solo per il fatto di essere presente negli Store di APP, ma esistono anche un’altra serie di buoni motivi, che aiutano a migliorare la mission della Fondazione, quali:
- Flessibilità: App è programmata sull’esigenza del servizio e permette di realizzare processi complessi di interazione che sono semplicemente impossibili per i semplici siti web.
- Contenuti: in un App si ha la possibilità di creare una relazione con gli utenti su contenuti multimediali.
- Integrazione con le tecnologie on board: l’App può sfruttare le tecnologie presenti sul device che sono spesso preziose se non vitali per i progetti di marketing (fotocamera, GPS, microfono, lettore di codice a barre…).
- User-experience: l’applicazione scritta in codice nativo consente un controllo molto migliore della user-experience così da fornire un’esperienza d’uso senza sbavature, per quanto riguarda azioni dell’utente, velocità, stabilità, feedback, grafica e animazioni.
- Velocità: se la velocità di accesso ai contenuti è particolarmente importante, di regola un’applicazione ben sviluppata è molto più veloce e affidabile nel consentire l’accesso rapido ai dati.
- Uso offline: l’assenza di connessione non crea problemi alle applicazioni che non dipendono dall’accesso costante ai dati web.
- Engagement: le persone tendono mediamente a passare molto più tempo sulle App che sui siti mobile (circa 4 volte tanto, secondo dati della Nielsen).

Correlazione tra produttività ed innovazione tecnologica Fonte "Accenture"
Secondo uno studio condotto da Accenture c’è una correlazione tra l’uso di App mobili e il buon andamento della propria attività. Non è una correlazione abbastanza forte da essere considerata una relazione di causa-effetto, ma è comunque significativa. Secondo quanto dichiara il campione dell’indagine le attività “performer” sono migliori della media nel loro settore e hanno tassi di utilizzo delle App mobili molto alto.